Come curare il bonsai olmo

E’ stato appurato che il bonsai olmo è l’albero più utilizzato nella tecnica di coltivazione. Infatti non esiste persona che non abbia avuto nella sua collezione un bonsai olmo. I motivi del suo grande successo sono dovuti a svariati fattori quali: portamento raffinato ed elegante, facilità di coltivazione, possibilità di coltivarlo sia fuori che in casa, resistenza agli attacchi dei parassiti.

Il bonsai olmo è un albero di stile eretto caratterizzato da foglie piccole con formazione a cespuglio. Grazie alla sua adattabilità non necessita di cure particolari, però come tutti gli altri della sua specie è necessario porre alcuni accorgimenti affinchè cresca sano e rigoroso.

Ecco alcuni piccoli accorgimenti da tenere in considerazione

Il bonsai olmo è una pianta che può stare sia all’esterno che all’interno di un appartamento. Tuttavia è di vitale importanza collocare l’albero in un luogo soleggiato. Se tenuto in casa, va accudito con maggior attenzione. Anche se l’appartamento è abbastanza luminoso, questo non basta per farlo crescere sano e bello. Occorre che venga posizionato davanti ad una finestra.

Per mantenere un buon microclima occorre mettere un sottovaso riempito di ghiaia bagnata. Questa piccola accortezza è molto importante perchè oltre a mantenere la giusta umidità della pianta sia d’estate che d’inverno, si rivela estremamente utile per combattere il ragno rosso.

Per quanto riguarda l’annaffiatura, essa non richiede particolari attenzioni. Il terriccio va irrigato con un annaffiatoio a fori sottili quando il terreno si presenta asciutto. Tuttavia l’eccesso di acqua potrebbe far marcire le radici per cui è consigliabile stare attenti alla quantità di acqua somministrata.

La frequenza e l’intensità degli interventi di annaffiatura dipendono da alcuni fattori:

  • dalla zona climatica
  • dalla stagione
  • dalla grandezza del vaso

Biosgna tener presente tuttavia, che il bonsai olmo teme più l’eccesso che la mancanza di acqua. La stagione gioca un ruolo fondamentale. Potrebbe essere necessario ad esempio, innaffiare durante la stagione estiva 2 volte al giorno, in inverno 1 volta soltanto.

Per quanto concerne le concimazioni invece, devono essere costanti per tutto il periodo vegetativo che va da marzo a giugno, e da metà agosto a metà ottobre. E’ preferibile utilizzare un concime liquido da diluire nell’acqua destinata all’irrigazione.

Naturalmente per evitare dei danni alla radice, occorre bagnare il terreno prima di procedere alla concimazione. Detto questo, passiamo alla potatura.

La potatura del bonsai olmo

Il momento migliore per procedere con la potatura è la stagione invernale. Questo perchè, la stasi vegetativa evita delle perdite di linfa dai tagli effettuati. Per eseguire una buona potatura occorre eliminare i rami che si incrociano, quelli che si sviluppano in senso verticale e quelli che crescono verso l’interno. In aggiunta, in presenza di rami paralleli o contrapposti è consigliabile eliminare almeno uno dei due.

Per un buon equilibrio vegetativo è di fondamentale importanza eseguire degli interventi sia di pinzatura che di cimatura. Ma bisogna eseguire tali operazioni durante il periodo di intensa vegetazione.

Come per la potatura, anche il rinvaso è un’operazione che non va per niente sottovaluta. Il rinvaso va effettuato esclusivamente verso la fine del periodo di riposo vegetativo, vale a dire da novembre a marzo.

L’apparato radicale va ridotto di 1/3, ed inoltre il terriccio e il vaso deve essere sostituito. Se necessario lo si può liberare dal vecchio terriccio. Ma attenzione. ricordarsi di rinvasare solamente piante che godono di buona salute.

Per difendere il bonsai olmo da attacchi di parassiti, come il ragno rosso, è necessario effettuare dei trattamenti preventivi a cadenza quindicinale con un insetticida-acaricida.