Come coltivare lo zafferano in casa

Lo zafferano è una spezia particolarmente apprezzata per il suo sapore forte e riconoscibile, utilizzato in diverse ricette tipiche della tradizione italiana e internazionale. Oltre al gusto inconfondibile, dello zafferano ricordiamo anche il costo piuttosto elevato, legato ai meccanismi di produzione e raccolta che richiedono ampi interventi manuali da parte della manodopera: questo significa che le coltivazioni risultano piuttosto lente ed elaborate e la produzione commerciale di tale pianta è in effetti in calo per quanto riguarda il continente europeo, proprio per via degli elevati costi.

I paesi da cui normalmente proviene la pianta dello zafferano sono l’India e l’Iran ma non mancano anche appezzamenti italiani, soprattutto in Umbria, Toscana, Sardegna, Abruzzo e Marche, spesso con denominazione di origine protetta.

Come coltivare lo zafferano: vaso e orto

La raccolta avviene a dicembre e la coltivazione richiede un’elevata attenzione soprattutto per la scelta e la disposizione dei bulbi nel terreno. Normalmente la coltivazione avviene in grandi appezzamenti ma rispettando alcuni requisiti è possibile provare a far crescere lo zafferano in casa, nel proprio orto o addirittura in un vaso. Ovviamente la produzione risulterà sufficiente per il fabbisogno della famiglia.

Chi sceglie di piantare lo zafferano in un vaso della propria terrazza potrà arricchire l’ambiente di bellissimi fiori viola: dai loro caratteristici stimmi di colore rosso essiccati e polverizzati si ricaverà proprio la preziosa spezia. La coltivazione in casa quindi è possibile e ci consentirà di risparmiare sulla preparazione di qualche ottimo risotto.

Consigli pratici: come coltivare lo zafferano in casa

  1. Come per chi coltiva tulipani e iris, anche per lo zafferano dobbiamo procurarci dei bulbi da acquistare on-line o presso un vivaio della nostra città
  2. bastano anche pochi bulbi per provare la coltivazione di questa pianta a partire da piccoli vasi, uno per bulbo oppure più bulbi in un vaso più grande;
  3. l’importante in questo caso è che le piante distino almeno 5 cm l’una dall’altra e siano piantate tra i 5-10 centimetri di profondità.
  4. La pianta di zafferano teme i ristagni d’acqua e quindi bisogna fare attenzione a svuotare continuamente i sottovasi: questo vegetale in genere necessita di poca acqua ma di molta luce quindi la posizione sarà determinante per una crescita di successo.

Coltivazione nell’orto familiare e professionale: come coltivare lo zafferano

Per piantare invece lo zafferano nell’orto, potremo decidere di realizzare una piccola aiuola oppure delle decorative bordure: dato che la semina avviene in autunno e la raccolta verso l’inverno, le regioni dove risulta più semplice la coltivazione esterna sono quelle del centro Italia con un clima più mite come l’Umbria e la Toscana ad esempio.

Una coltivazione professionale parte con almeno quattrocento bulbi per avere un minimo di raccolta garantito e una buona consistenza di spezie da ricavare: a tale proposito le piante dovranno essere distanti 5 cm e i filari 50 cm a uno all’altro in un terreno che non deve risultare argilloso.

La semina in esterno deve avvenire tra fine agosto e i primi di settembre mentre il raccolto si concentrerà nel mese di dicembre. Questa pianta non teme il gelo, ha bisogno di poca acqua e non teme nemmeno la siccità: non è richiesta infatti alcuna irrigazione ma nel caso l’orto si trovi in una regione piovosa bisogna fare attenzione ai ristagni d’acqua che potrebbero fare marcire le piante.

La fase della raccolta: come coltivare lo zafferano per ottimi risotti tutto l’anno!

Dato che per la crescita non sono necessarie particolari attenzioni, passiamo al momento del raccolto che è quello più delicato:

  1. i fiori si schiudono solo per pochi giorni e tendono ad appassire molto in fretta quindi la raccolta degli stimmi rossi deve avvenire possibilmente già il primo giorno di fioritura
  2. dopo aver raccolto i fiori, i filamenti rossi devono essere rimossi con grande attenzione e delicatezza aiutandosi con una pinzetta
  3. gli stimmi vanno poi riposti in un contenitore o in un tovagliolo di carta per lasciarli asciugare e trasferirli (una volta asciutti) successivamente in un vaso o in una provetta di vetro da tenere chiusi, in maniera da conservare tutto l’aroma e la fragranza della spezia
  4. per offrirti una stima, considera che per una famiglia di quattro persone sarà necessario coltivare 16 bulbi di zafferano per preparare quattro piatti conditi a testa in un anno. Per cucinare potrai utilizzare anche lo zafferano fresco in piccolissima quantità: calcola che per ottenere un cucchiaino di stimmi bisogna coltivare almeno 40 bulbi.

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