Erbe infestanti: come contrastarle

Una delle maggiori preoccupazioni di chi gestisce un orto è probabilmente la presenza delle piante infestanti, erbe di cui è difficile disfarsi soprattutto in alcuni momenti dell’anno quando il clima ne favorisce la crescita esponenziale. Di solito i problemi principali si verificano quando le piante dell’orto sono particolarmente giovani: quella che affronteremo nell’approfondimento di oggi è una serie di soluzioni tutte al naturale che non prendono in considerazione diserbanti chimici o altro genere di veleni che compromettono l’integrità e la qualità del suolo e dei frutti che da esso ricaviamo.

Bisogna fare attenzione ai prodotti che acquistiamo perché anche se sono legali possono nuocere gravemente alla salute come ad esempio quelli che contengono glifosato, considerato un agente cancerogeno. Molto spesso purtroppo le leggi arrivano tardi rispetto alla scienza per via di interessi commerciali e della burocrazia.

Per eliminare le erbacce nate tra le piante non ci sono molte alternative, bisogna estirparle a mano o con l’aiuto della zappa. Chi ha scelto però la strada dell’orto biologico può sicuramente prevenire la formazione dei vegetali infestanti attraverso alcune tecniche, la più efficace e semplice delle quali risulta la pacciamatura (che andremo ad analizzare al termine dell’articolo).

Erbe infestanti: soluzioni ecologiche a basso impatto

Prima di strappare le erbacce dell’orto bisogna fermarsi un attimo a riflettere perché non sempre avere “tutto pulito” rappresenta la scelta ideale: una parte di erbe spontanee è sicuramente un fattore positivo dato che si riesce a tenere più umido suolo e creare biodiversità contenendo la presenza di parassiti e malattie. Bisogna inoltre considerare che molte di queste erbe infestanti sono anche commestibili e quindi se impariamo a riconoscerle potremo utilizzarle in cucina. Tra queste ad esempio ricordiamo il tarassaco, la borragine, la piantaggine, il farinello, la portulaca.

È possibile creare un diserbante naturale ed efficace autoprodotto senza utilizzare agenti chimici: è sufficiente unire acqua calda, aceto e sale. Tuttavia questo preparato non è selettivo e quindi si può utilizzare su ghiaia e asfalto con successo ma non è certo adatto all’orto perché rovina anche le piante che vogliamo far crescere compromettendo la fertilità del suolo. Il sale infatti tende ad accumularsi nel terreno e quindi è meglio evitare di diserbare con questo genere di metodo perché risulterebbe una scelta nociva pur in assenza di additivi chimici.

Il metodo più diffuso è il diserbo meccanico particolarmente accurato ma anche faticoso che prevede di strappare fisicamente il vegetale dal terreno. Se si riescono a rimuovere anche le radici si tratterà di un’operazione più duratura mentre il taglio dell’erba a livello del suolo rappresenta una soluzione estremamente temporanea dato che la pianta tenderà a ricrescere velocemente e più forte di quanto fosse in origine.

Dal diserbo manuale alla pacciamatura, per prevenire le erbe infestanti

Per quanto riguarda il diserbo manuale si tratta di un’operazione necessaria vicino alle piante poiché garantisce la certezza di non danneggiare quello che abbiamo piantato. Anche in questo caso si tratta di una scelta molto faticosa che deve prevedere la rimozione delle radici. Con la zappa si possono lavorare gli spazi tra le piante e si tratta di un’operazione che migliora il terreno ossigenandolo e favorendo il drenaggio dell’acqua eventualmente piovuta.

La motozappa può essere utilizzata tra i filari a patto che si siano tenute distanze adeguate al momento della semina o dell’impianto ed in questo caso il metodo sarà veloce e costerà meno fatica. Tale soluzione fa risparmiare molto lavoro e tempo pur originando una sorta di suola di lavorazione che non è proprio un risultato ideale… lungo il percorso in cui l’attrezzo si muove.

Per quanto riguarda la prevenzione abbiamo anticipato trai vari metodi la pacciamatura che la miglior tecnica per evitare di dover trascorrere ore ed ore a strappare erbacce dall’orto. I materiali migliori sono quelli naturali come la paglia e i teli biodegradabili. La strategia prevede di coprire il terreno intorno alle piante in modo che le erbe spontanee non abbiano la luce e lo spazio per poter crescere.

I vantaggi di applicare questa tecnica non si limitano solamente al contenimento delle erbe infestanti ma anche a migliorare la conservazione del calore del terreno, migliorarne lo stato di umidità, mantenere il suolo morbido e apportare materia organica – a patto che per la pacciamatura si utilizzi del materiale vegetale che man mano che passa il tempo si decompone arricchendo il terreno.

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