Come scegliere e far crescere le piante rampicanti

In tanti decidono di abbellire la propria abitazione o il giardino con le piante rampicanti, che grazie a questa loro caratteristica creano scenari di eccezionale bellezza ma anche di grande utilità. Le piante rampicanti infatti possono aiutarci a risolvere alcune piccole situazioni domestiche: l’importante è sapere scegliere la varietà più giusta e comprendere come mantenerla al meglio nel tempo.

Le piante rampicanti possono esser utilizzate per camuffare strutture poco piacevoli alla vista ma anche per proteggere gli abitanti della casa e i frequentatori del giardino dagli occhi indiscreti dei passanti. Questi vegetali adeguatamente guidati possono formare divisori, adornare pareti spoglie, regolare la temperatura interna e consentire un risparmio energetico sul clima domestico anche intorno al 20%. Le piante rampicanti possono essere utilizzate anche per ricoprire terreni poveri e per interrompere giardini che si sviluppano esclusivamente in orizzontale, migliorandone l’impatto estetico.

Come scegliere una pianta rampicante in base alle proprie necessità

Le piante possono essere di infinite varietà, forme e colori che restano accesi in alcuni casi anche tutto l’anno e che possono ulteriormente fiorire e rifornirci di frutti succosi non solo belli ma anche molto buoni da mangiare.
La scelta di una pianta rampicante si basa quindi sulla necessità di risolvere una problematica oppure sul fine di ottenere un certo effetto estetico. Le piante rampicanti da frutto ad esempio sono particolarmente ornamentali e offrono prodotti commestibili come la mora senza spine, l’actinidia che produce kiwi, la vite americana che dona l’uva fragola.

Possiamo distinguere alcune piante rampicanti a grande sviluppo adatte per grosse superfici e per il rinfoltimento di giardini e grandi pareti. Le sempreverdi consentono di risparmiare sul tipo di supporto e rimangono belle tutto l’anno come ad esempio l’edera e il caprifoglio. Inoltre alcune famiglie come quelle dell’ortensia rampicante e del falso gelsomino aiutano a creare zone ombrose. Se amate particolarmente i profumi, il gelsomino e il glicine possono essere le scelte più adatte. Se vi piacciono i fiori dall’impatto scenografico, il gelsomino comune, il fiore della passione, la bignonia faranno sicuramente al caso vostro. Per chi abita in una zona caratterizzata da un clima caldo, il gelsomino azzurro è molto adatto per schermare i raggi del sole. Altre varietà annuali molto indicate per la realizzazione di siepi sono la campanella rampicante e il nasturzio.

Distinzione a seconda della crescita delle piante rampicanti

A seconda del tipo di crescita (e quindi del supporto che si renderà eventualmente necessario) possiamo distinguere le cosiddette rampicanti autonome come ad esempio l’edera e l’ortensia che si aggrappano da sole al muro senza necessità di sostegni grazie alle loro tipiche radici a ventosa. Troviamo poi le rampicanti volubili come il kiwi e il glicine i cui rami e steli crescono con una forma a spirale che si avvolge naturalmente a sostegni quali ad esempio fili, reti metalliche, pali e steccati. Abbiamo poi la varietà delle piante allargate come ad esempio le more, il gelsomino invernale e i rosai che si appoggiano a zone di sostegno particolarmente robuste come spalliere e tralicci perché il loro sviluppo in altezza avviene attraverso spine ed uncini.

Per quanto riguarda la scelta del supporto, i fili di ferro in zinco o alluminio vanno sempre trattati con antiruggine e nelle zone caratterizzate da climi più caldi vanno comunque rivestiti in plastica perché altrimenti la loro proprietà di condurre calore potrebbe danneggiare la pianta e risultare pericolosa per la salute. Il legno è di solito la soluzione più naturale ed indicata che non necessita di particolare manutenzione come il teak; abete e Pino sono più economici ma richiedono più cure. La plastica è invece la soluzione più conveniente in assoluto a patto che sia ruvida, in maniera da fornire un miglior appiglio alle piante durante la loro crescita.

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