Per chi non lo sa, le piante acidofile sono tutti quei vegetali che per poter crescere sani e vigorosi hanno bisogno di un terreno con un ph inferiore a 6,5. Se invece vengono coltivati su terreni basici o alcalini, purtroppo le piante tendono ad ammalarsi e tutto il lavoro svolto precedentemente non servirebbe più a nulla, perchè la coltivazione si rivelerebbe un fallimento totale.
Nel terreno acido, le piante acidofile riescono ad effettuare i cosidetti “scambi cationici”che permettono di ottenere dal substrato stesso tutte le sostanze organiche di cui necessitano per poter sopravvivere.
Quindi lo scopo di questa guida è quello di informare tutti coloro che sono intenzionati a coltivare nel proprio terreno le piante acidofile, fornendovi tutte le informazioni necessarie affinchè possiate prendervi cura di loro nel miglior modo possibile.
Detto questo ecco alcuni consigli per poter procedere:
Ecco le regole per poterle coltivare con successo:
- Il terriccio: non tollerano il suolo calcareo. Il substrato che si deve utilizzare per poter avere delle belle piante vigorose e sane deve essere torboso, leggero e soprattutto fresco. Per chi è interessato, in commercio si trova già pronto per l’uso. Ma prima di collocare la pianta è necessario stendere sul fondo del vaso delle pallina d’argilla o in alternativa uno strato di ghiaia al fine di favorire il drenaggio.
- L’acqua: per quanto riguarda l’acqua, essa deve essere priva di calcare, l’ideale infatti è proprio quella piovana. Se volete utilizzare quella del rubinetto vi consiglio di lasciarla decantare per almeno 24 ore nell’innaffiatoio
- Il concime: se le foglie dovessero ingiallire, la causa molto probabilmente sarebbe la “clorosi” , ossia una patologia provocata dal terreno troppo calcareo. Per poter prevenire tale malattia vi consiglio al riguardo di somministrare periodicamente un prodotto a base di chelati di ferro. In altri termini, si tratta di alcune sostanze che vengono assorbite direttamente dalla radice dei vegetali migliorando in questo modo non solo la salute della pianta stessa ma anche la sua bellezza
- Esposizione delle piante acidofile: quasi tutti i vegetali acidofili prediliggono la mezz’ombra e tollerano il sole soltanto di mattina o nel tardo pomeriggio.
Come prendersi cura delle piante acidofile durante la stagione invernale
Nei mesi particolarmenti freddi, ossia gennaio e febbraio, le piante acidofile si trovano in uno stato di riposo vegetativo, ma nonostante questo è fondamentale prendersi cura di loro.
Per prima cosa è fondamentale controllare lo stato della pacciamatura, ossia lo strato che protegge le piante dal freddo e dal gelo.
Nel caso in cui le piante vengono coltivate in piena terra è fondamentale che la pacciamatura abbia uno spessore di circa 25 cm. Se invece le stesse vengono coltivate in vaso, in questo caso lo spessore deve essere di 10 cm. Ma sia nei mesi di gennaio che di febbraio, possono verificarsi abbondanti nevicate. In tal caso per evitare che le piante in questione vengano danneggiate è necessario munirsi di una scopa coperta con stracci per far cadere la neve dai rami.
Le piante acidofile sono molto sensibili al freddo, infatti bastano anche pochi centimetri di neve per danneggiare seriamente i rami.
Anche nei mesi invernali il terreno va tenuto umido. Quindi a questo riguardo vi consiglio di innaffiare le piante periodicamente. In estate invece possono essere necessarie anche irrigazioni quotidiane a seconda della temperatura.
A presto!
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