La melanzana è un ortaggio piuttosto semplice da coltivare, che ha preferenza per le temperature miti. La sua pianta si caratterizza per un fusto particolarmente robusto e difficilmente soggetto a malattie; come la patata e il peperone, appartiene alle solenacee. Di origine asiatica, ne conosciamo oggi diverse varietà che si differenziano per il colore del frutto, bianco, viola o nero intenso. Si tratta di un prodotto estremamente interessante per l’uso in cucina ed ha eccellenti qualità nutrizionali.
Chi non dispone di un orto può valutare la coltivazione della melanzana in vaso, tuttavia bisogna optare per un contenitore di generose dimensioni. L’importante è valutare la posizione della pianta in quanto il freddo può bloccarne la crescita mentre il caldo eccessivo impedisce il raccolto: se i fiori cadono prematuramente, sarà impossibile ottenere i frutti. Sono necessarie quindi alcune accortezze per la buona riuscita della coltura di questo ortaggio, ricordando che è sufficiente proteggere la pianta quando le temperature sono troppo alte o troppo basse, sfruttando all’occorrenza reti ombreggianti oppure tessuti appositi per le coltivazioni.
Coltivare la melanzana in orto o in vaso
Il terreno deve essere ricco di materiale organico, l’acqua non deve ristagnare e il suolo va preparato con una profonda vangatura in maniera da garantire la capacità drenante. Il terreno deve essere fertilizzato prima della semina o del trapianto: la dose di concime varia in funzione delle caratteristiche del terreno ma indicativamente possiamo suggerire dai tre agli otto chili materia organica per ogni metro quadro di coltivazione. L’eccesso di azoto tuttavia può danneggiare i fiori e quindi è bene non eccedere nelle quantità.
La semina avviene preferibilmente a marzo e il trapianto nell’orto può essere effettuato tra aprile e maggio quando le temperature rimangono stabilmente al di sopra dei 9°. La semina diretta in campo viene di solito sconsigliata perché l’attesa è molto lunga e si tende a perdere buona parte del raccolto.
In pieno campo, la melanzana si colloca in file distanti almeno 80 cm e 60 cm lungo la stessa fila in maniera che le piante possano svilupparsi in una sufficiente quantità di spazio e di luce disponibile. Per questo motivo non vanno mai troppo ravvicinate.
La presenza di sostegni per la pianta è una opzione molto funzionale anche se il fusto risulta in genere piuttosto resistente. Tuttavia alcune varietà producono frutti particolarmente pesanti che potrebbero piegare le piante prive di sostegno e in questi casi si suggeriscono canne di bambù o pali in plastica cui legare la pianta mano a mano che si sviluppa.
Irrigazione nella coltivazione della melanzana
Per quanto riguarda l’irrigazione si tratta di un vegetale molto resistente all’aridità grazie al suo sviluppato apparato di radici che arrivano molto in profondità nel terreno. Si consiglia quindi una irrigazione progressiva preferibilmente a goccia. L’irrigazione a pioggia può essere una soluzione altrettanto valida; quanto riguarda la rotazione delle colture si sconsiglia di piantare la melanzana dopo una pianta della stessa famiglia quindi mai coltivare solenacee una dopo l’altra.
La melanzana non deve seguire peperoni, pomodori e patate inoltre anche le leguminose non devono precederne la motivazione poiché rilasciano una maggiore quantità di azoto nel terreno, caratteristica di cui la melanzana può soffrire causando una caduta precoce dei fiori, (situazione che ovviamente impedisce il raccolto dei frutti).
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