Dedichiamo questa breve guida pratica ai consigli per coltivare le piante di pomodoro a crescita indeterminata, da interrare in orto oppure in serra. Ci occuperemo del trapianto, del concime, dell’irrigazione e delle cure, accennando anche a soluzioni preventive rispetto alle malattie più diffuse.
In primo luogo è bene precisare la differenza tra piante a crescita determinata e indeterminata: le piante a crescita determinata smettono di svilupparsi dopo aver prodotto un certo numero di fiori, assumendo la classica forma di cespuglio. Le piante a crescita determinata invece continuano a svilupparsi in altezza per tutto il loro ciclo e se vengono coltivate in vaso o in terra necessitano di supporti per la coltivazione in verticale.
- Il terreno ideale per coltivare il pomodoro è quello ricco di sostanze organiche, neutro, drenante, a medio impasto. Con queste caratteristiche si otterranno i risultati migliori;
- per quanto riguarda la concimazione, 20 giorni prima del trapianto (come minimo) è opportuno incorporare nella terra del concime organico e/o minerale a lenta cessione contenente azoto, potassio e fosforo in proporzioni equilibrate;
- il clima ideale per la coltivazione del pomodoro è temperato-caldo, ma si tratta di una pianta adattabile a condizioni anche molto diverse; durante l’inverno si alleva in serra ma temperature al di sotto dei 5° centigradi compromettono la fase di crescita;
- il trapianto va effettuato nelle ore più fresche della giornata e quindi al mattino presto oppure verso il tardo pomeriggio, umettando la zolla prima dell’impianto e irrigando leggermente per favorire l’attecchimento;
- come distanze, tra una pianta e l’altra è opportuno lasciare almeno 35 cm mentre tra le fila si consigliano di lasciare almeno 70 cm per il passaggio.
Come coltivare il pomodoro: cura e irrigazione
Un consiglio molto importante è quello di eliminare costantemente le erbe spontanee che crescono vicino alle piante coltivate: per evitare la presenza di erbe infestanti è opportuno utilizzare particolari teli di materiale plastico scuro o strati di paglia.
Le varietà a crescita indeterminata vanno sostenute da tutori e spaghi, a cui la pianta va man mano fissata durante la fase di sviluppo. In questo modo le piante risulteranno meglio esposte ai raggi del sole, riducendo il rischio di malattie fungine che solitamente si contraggono quando le piante stanno a contatto con la terra.
Per avere una produzione più abbondante e uniforme, con le varietà a crescita indeterminata si procede all’eliminazione dei germogli ascellari. Volendo si può anche cimare l’apice dopo il quinto “ramo” fiorito per ridurre l’altezza e rendere più precoce la maturazione.
Si consiglia di utilizzare un impianto a goccia temporizzato per l’irrigazione, in maniera da risparmiare e gestire al meglio le risorse idriche. In questo modo l’annaffiatura avviene a intervalli regolari senza bagnare la vegetazione e riducendo l’insorgenza di malattie. L’ora ideale per innaffiare è il mattino, con preferenza generale di scegliere le ore più fresche della giornata.
La fase della raccolta: come coltivare il pomodoro
Concludiamo con la fase più ricca di soddisfazioni ossia la raccolta dei frutti. I pomodori da conserva vanno prelevati dalle piante quando la bacca raggiungere la completa maturazione e quindi il colore rosso.
Quelli da tavola possono essere raccolti con una colorazione verde rosacea. Dal momento del trapianto occorrono circa due mesi, massimo 80 giorni per iniziare la raccolta. Ogni pianta può produrre in un solo ciclo da 2 fino a 5 chili di frutti per la coltivazione in un terreno aperto e da 4 a 8 chili in serra.
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