È l’albero che per eccellenza indica la stagione natalizia ma più in generale, l’arrivo del freddo. Stiamo parlando dell’abete, ma purtroppo non tutti hanno un grande spazio verde dove coltivarlo e quindi parliamo oggi dell’utilizzo del vaso.
Le dimensioni rispetto alla coltivazione all’aperto sono comprensibilmente più piccole ma l’effetto finale è davvero grazioso e così anche l’atmosfera che la pianta donerà agli ambienti dove la posizioniamo.
Segui i nostri consigli per assicurarti che il tuo piccolo abete in vaso rimanga fresco e in salute per lungo tempo, non solo a Natale.
Si può tenere un abete in vaso?
Sfatiamo innanzitutto un mito, quello dell’abete in vaso che – assolutamente – non si può tenere. Niente affatto, non è così, anzi si tratta di una bella alternativa alla coltivazione all’aperto, nonché una modalità sostenibile che consente di coltivare un albero vero, in casa.
Certo, ci vogliono degli accorgimenti ma nulla di impossibile, fra l’altro avendo cura del tuo piccolo abete, potrai conservarlo a lungo, addirittura fino al Natale successivo.
Lo si cerca in vista delle feste e per comodità si tende ad optare per quello finto ma è molto più sostenibile decorare l’ambiente con un abete vero, seppure in piccole dimensioni. Il risultato sarà comunque affascinante ed è una soluzione indicata anche per chi non ha una casa così grande.
Tornando alla domanda di inizio paragrafo: si può tenere un abete in vaso? Certo che sì, però non tutte le conifere sono adatte, per questo è importante assicurarsi che la pianta sia proprio un abete e preferibilmente nella varietà Nordmanniana o l’abete di Norfolk. A differenza di quello rosso che si trova sulle Alpi italiane e che diventa gigantesco, questi crescono poco (al massimo 3 metri) e hanno aghi più morbidi.
Anche il pino di Norfolk si adatta allo scopo, anche perché non ama le temperature gelide e quindi si troverà benissimo in appartamento.
Quanto va innaffiato l’abete
Ci sono alcuni consigli da seguire per curare correttamente un abete in vaso, così da farlo durare a lungo nel tempo. Ci sono alcune varietà di abete che si adattano anche a spazi aperti, dopo essere stati inizialmente coltivati in ambiente chiuso, ad esempio quelli con una radice solida e che arrivano al massimo a 1,20 metri di altezza.
Attenzione, se si opta per il pino di Norfolk, è ben sapere che all’esterno muore perché non ama il freddo, tuttavia può essere spostato in balcone.
Un consiglio importante da seguire, che riguarda l’innaffiatura, è quello di evitare ristagni idrici nei sottovasi, altrimenti le radici marciranno. Anche le foglie non amano troppa acqua, anzi meglio fare attenzione a lasciarle completamente asciutte, per prevenire l’insorgenza di funghi patogeni. Quando si acquista un abete, la prima cosa da controllare sono le radici, le quali devono essere sane e vigorose.
Dopo queste generali nozioni, veniamo allo specifico: quanto va innaffiato il nostro abete in vaso? Se da un lato, come abbiamo detto, è importante evitare ristagni, dall’altro bisogna anche assicurarsi che il terriccio e le radici non secchino.
Quindi, il consiglio è quello di dare acqua ogni 10-15 giorni, aspettando che il terreno sia completamente asciutto prima di innaffiare nuovamente. In estate c’è bisogno di più acqua, anche ogni 4 giorni va bene, specialmente se la pianta è esposta in una zona con molto sole. Vale sempre il consiglio di evitare ristagni, inoltre bisogna tenere d’occhio il sottovaso: se si accumula acqua, significa che ne stiamo somministrando troppa e il terriccio non riesce ad assorbirla in tempi brevi.
Durante il periodo invernale, l’abete in vaso apprezza le nebulizzazioni di acqua sulle foglie, la quale aiuta gli aghi a rimanere forti e non cadere in brevi tempi.
Consigli per far durare l’abete a lungo
Il mini albero di Natale durerà a lungo se si seguono alcuni accorgimenti, oltre a una corretta irrigazione, eccone alcuni:
- Un corretto trapianto con un buon drenaggio nella parte inferiore, ad esempio inserendo frammenti di coccio o biglie di argilla;
- Il vaso deve essere di dimensioni generose;
- La posizione deve essere in un luogo fresco con una temperatura che non superi i 20 gradi, evitando di collocare il vaso vicino a fonti di calore;
- Somministrare concime liquido ogni tre settimana dalla primavera all’estate e ridurre nei mesi autunnali. In inverno, va completamente sospesa fino a febbraio, per poi riprendere gradualmente con l’aumentare delle ore di luce;
- Non potare l’abete ma girare spesso il vaso per dare a ogni lato la giusta quantità di luce.
Claudia Marcotulli, classe 1991, romana. Sono diplomata in grafica pubblicitaria, amo l’arte, la natura, gli animali, la grafica, la fotografia e la scrittura. Adoro e trovo molto liberatorio disegnare e scrivere, sono molto sensibile, amo ascoltare e tradurre le emozioni e i pensieri in testi scritti che rimarranno nel tempo. Nel 2020 ho iniziato a muovere i primi passi nel mondo della scrittura e da allora collaboro con diversi siti di varie tematiche, dalla cronaca, al gossip al lifestyle.