E’ noto a tutti che le larve rappresentano un grosso problema per le piante coltivate, perchè sono in grado in pochissimo tempo di rodere le foglie, fiori e frutti. Queste specie di animali sono particolarmente attivi durante il periodo primaverile, in quanto escono dalle loro uova distruggendo tutto ciò che incontrono.
Pertanto, lo scopo di questa guida è quello di illustrare come fare per debellare le larve dalle piante coltivate.
Ecco le larve più pericolose
Tra le specie più comuni troviamo le larve della Cavolaia. Esse sono in grado di mangiarsi l’intero apparato fogliare dei cavoli, broccoli, rape ecc.. e di laciare soltanto le nervature più dure. La farfalla che deriva da questo bruco è di colore bianco tendente al verde proprio come il cavolo.
Per combattere la cavolaia è possibile creare una barriera alla base delle piante, procedendo con la pacciamatura con dei rami di lugustro, oppure in alternativa è possibile seminare intorno al fusto del trifoglio nano.
Se questi due espedienti non funzionano, allora è bene rivolgersi ad un esperto il quale indicherà il giusto trattamento da prendere in considerazione.
Il bruco del melo è anch’esso dannoso. Inizia il suo ciclo dannoso sulle foglie e gradualmente si sposta sui frutti in piena crescita. Durante la stagione estiva invece, è in grado di penetrare all’interno del frutto mangiando i suoi semi, rovinando in questo modo il raccolto.
Le larve della dorifora
Le larve della dorifora si nutrono in principal modo delle foglie di patata. Sono in grado di divorare tutto il fogliame e lasciare solamente la nervatura o lo stelo. Sono caratterizzati da colore rosso con dei piccoli puntini neri sui fianchi.
L’apparato fogliare se danneggiato in maniera importante può portare alla morte la pianta stessa. Il metodo di difesa va utilizzato soltanto prima o dopo della fioritura e alla prima comparsa di infestazione della pianta.
E’ consigliabile a questo riguardo ricorrere a dei trattamenti a base di piretro. Se la coltivazione non è abbondante è possibile eliminare le uova e allontanare gli adulti manualmente. In questa maniera si eviterà di ricorrere a dei trattamenti chimici.
Se invece le piante sono affette da galle, allora in questo caso è opportuno utilizzare un insetticida ad azione prolungata come ad esempio il gammesano. Utilizzando questo piccolo accorgimento si riuscirà ad eliminare definitivamente le larve prima che depongano le uova.
Infine ci sono le larve dell’oziorrinco in quanto sono molto dannose. Si presentano di colore bianco, con la testa di colore giallo e rossa, hanno una tipica forma del corpo a C. Vivono nascoste nei terreni e si nutrono di radici di molte specie. In pratica questi piccoli animali dall’aspetto innocuo, provocano sulle foglie giovani di piante ornamentali o da frutto delle erosioni che oltre a presentarsi sproporzionate possono essere nocivi per gli alberi giovani, in quanto non solo compromettono la formazione della chioma ma altresì il rallentamento della crescita.
Per contrastare il proliferarsi di queste larve, è opportuno ricorrere a dei trattamenti biologici. Infatti sono molte le persone che con grande successo hanno messo in pratica questi espedienti del tutto naturali.
A presto!
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