Il bonsai ginseng è una pianta che proviene dalle zone subtropicali e tropicali. Per tale motivo è un albero che è abituato a vivere in un ambiente umido oltre che caldo. E’ una pianta sempreverde, e si può considerare come una pianta da interno poichè vive in perfetta salute negli appartamenti purchè posizionata in una zona ben illuminata, lontano da raffiche di vento e da fonti di calore.
Dal punto di vista climatico, il bonsai ginseng è una pianta che teme il freddo, quindi vive molto bene in casa. I climatizzatori, i caloriferi e i caminetti hanno la capacità di rendere ottimo l’ambiente, ma hanno un difetto particolare; prosciugano troppo l’aria.
Il bonsai ginseng ha bisogno di un alto tasso di acquosità. Infatti in natura tale pianta vive in mezzo a pioggie ed umidità. Pertanto la mancanza di vapore potrebbe rendere il piccolo albero spento, privo di vitalità.
Quindiè necessario fornire al bonsai il giusto grado di umidità attraverso le vaporizzazioni della chioma. Per annaffiare e vaporizzare la pianta è necessario possedere soltanto due strumenti:
- un semplice vaporizzatore
- un annaffiatoio possibilmente con il diffusore
Per chi non lo sa, il bonsai ginseng va innaffiato dall’alto, cercando di versare l’acqua direttamente sul terreno, operazione che va ripetuta ogni qualvolta il terreno risulta asciutto.
La frequenza di innaffiatura dipende dalle condizioni climatiche. In estate le innaffiature dovranno essere frequenti ed intense e le nebulizzazioni della chioma dovranno essere effettuate con una certa cadenza.
Il bonsai ginseng soffre il ristagno di acqua. Infatti il terreno perennemente inzuppato di acqua porta senza ombra di dubbio il soffocamento delle radici che non riescono più a respirare.
La concimazione
Per quanto riguarda la concimazione invece, è opportuno iniziare tale processo dall’inizio della primavera fino alla fine dell’estate. Per concimarlo si possono utilizzare sia concimi organici che chimici.
I concimi maggiormente utilizzati per il bonsai ginseng sono prodotti in pastiglie da sciogliere in acqua. Da non dimenticare la concimazione durante il rinvaso, dal momento che le radici della pianta perdono gran parte delle sostanze nutritive e anche il terriccio tende a deprivarsi delle sostanze fondamentali per la crescita della pianta.
La potatura
Generalmente la potatura viene effettuata per due motivi: per migliorare la forma della pianta e per facilitare il rinvaso. Se si vuole avere un bonsai ginseng dal portamento ordinato occorre pulire le foglie ed eliminare i rami che danneggiano la forma dell’albero.
Con forbici apposite per potatura occorre tagliare sia i rami che le foglie che sporgono al di fuori della linea centrale della chioma. In caso di ferite, è indispensabile utilizzare il mastice per evitare lo sviluppo di alcune malattie che possono danneggiare la pianta.
Il bonsai ginseng è soggetto agli attacchi di insetti, funghi e parassiti. Tuttavia queste affezioni si possono prevenire fornendo alla pianta il giusto apporto di acqua, di temperatura e di umidità. Tuttavia se ciò non dovesse bastare occorre utilizzare dei prodotti chimici ben specifici che variano da caso a caso.
Ma metodi di coltivazione corretti e una certa cautela nell’eseguire determinati interventi colturali potranno sicuramente assicurare una crescita sana della pianta.
A presto!
Redazione dojogarden.it – Tutti gli articoli della redazione sono contenuti informativi gestiti in autonomia. Dojogarden è il portale dedicato al mondo del giardinaggio e delle coltivazioni con notizie, news e approfondimenti in diverse categorie. Fa parte del più ampio network Dojo Blog. Se vuoi entrare nel nostro Team invia la tua candidatura a staff@dojoblog.it