Irrigare i bonsai potrà apparentemente sembrare un’operazione alquanto facile, ma posso assicurarvi che non lo è affatto, in quanto l’irrigazione a volte, nasconde pericolose insidie.
Infatti un’irrigazione completamente sbagliata può compromettere non solo la crescita di tale vegetale ma soprattutto la sopravvivenza, provocando l’insorgenza di varie patologie a volte nocive per l’albero stesso.
I problemi che possono compromettere la salute del bonsai dipendono in principal modo da due fattori:
- eccesso d’acqua: un bonsai se viene innaffiato troppo, inizialmente vegeta rigogliosamente con foglie di colore intenso, ma poi improvisamente tende a cambiare a causa del marciume
- carenza d’acqua: se le foglie si presentano sbiadite e rivolte verso il basso vuol dire che la pianta soffre di mancanza d’acqua. Ma la carenza d’acqua non fa altro che arrecare al vegetale una sorta di indebolimento, diventando in questo modo facile bersaglio per i parassiti.
Metodi di innaffiatura
Esistono diversi metodi per irrigare il bonsai. Si tratta di una pianta viva e in quanto tale ha bisogno di essere innaffiata ogni qualvolta il terreno appare asciutto.
Ma la frequenza dell’irrigazione dipende da diversi fattori, quali: temperature, il tipo di terriccio contenuto nel vaso, dimensione del vegetale e posizione (interno o esterno).
Vediamo insieme quali sono tali metodi:
- irrigazione a pioggia: questo è il sistema più indicato per innaffiare le piante. Questo sitema consiste nel far cadere l’acqua delicatamente sia sul terriccio senza spazzarlo via e sia sulla chioma. Per essere sicuri che l’acqua penetri in profondità ripetere l’operazione appena illustrata più volte. Per bagnare bene il bonsai è consigliabile utilizzare un annaffiatoio ben specifico per bonsai
- immersione: si effettua immegendo il vaso nell’acqua fino al bordo. Questa operazione è molto utile dopo il rinvaso. Non è consgliabile eseguire tale procedura tutte le volte perchè in questo modo si rischia che le tossine e i residui salini rimangano nel terreno
- nebulizzazione: è molto importante non confondere la nebulizzazione con l’irrigazione. La nebulizzazione è una procedura che fa molto bene alla chioma del bonsai e al terriccio, ma per poter irrigare il terreno non basta solo nebulizzarlo occorre innaffiarlo.
Quando bisogna innaffiare il bonsai?
Bisogna innaffiare il bonsai durante le ore più fresche della giornata: la mattina o la sera in maniera tale che la temperatura tra l’acqua e il terriccio è minore. L’irrigazione deve essere abbondante ma non eccessiva..
Anche la concimazione è di vitale importanza per la pianta stessa. Infatti è fondamentale che nel terriccio siano presenti gli elementi nutritivi in giusta quantità, questo perchè il bonsai vivendo in un piccolo contenitore impoverisce nel giro di poco tempo.
Proprio per tale ragione è necessaria una costante concimazione. Il momento giusto per procedere con la concimazione è sicuramente durante il periodo vegetativo che corrisponde ai mesi settembre/ottobre, marzo/giugno.
Quando la temperatura è troppo alta oppure troppo bassa è consigliabile evitare di procedere con tale operazione perchè il vegetale trovandosi in stasi vegetativo non riesce ad assimilare a 360° il concime.
Si distinguono due tipi di concime: i concimi liquidi e quelli solidi. La prima tipologia va somministrata mediamente ogni 10-15 giorni, mentre la seconda tipologia va somministrata una volta al mese.
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