L’aloe vera è una pianta antica, da millenni è considerata il toccasana di tutti i mali. Si tratta di una pianta dotata di grandi benefici grazie alle sue proprietà terapeutiche.
L’aloe è una pianta grassa originaria dell’Africa, ma l’ambiente naturale in cui cresce è molto vario: comprende sia i Paesi orientali come ad esempio l’India, l’Asia, il bacino del Mediterraneo, l’America e il Messico fino ad arrivare in Oceania e in Venezuela.
Questa pianta dalle mille proprietà terapeutiche può crescere sia sui terreni calcarei e secchi,che nei terrazzi, nei giardini, l’importante è cercare di ricreare un ambiente idoneo in modo da aumentare il massimo della permeabilità del terreno. Quindi è necessario versare nel terreno una grossa quantità di sabbia di fiume e di argilla.
Un fondo di argilla deve essere messo sul fondo del vaso in modo tale da consentire un buon drenaggio. E’ necessario non mettere sottovasi perchè si creerebbe un ristagno d’acqua che la pianta non sopporterebbe.
L’irrigazione dell’aloe
L’irrigazione deve essere effettuata con moderazione e con attenzione. In particolar modo, occorre direzionare l’acqua verso il terreno, facendo molta attenzione a non bagnare le foglie perchè potrebbero soffrirne.
Con il passare degli anni, la pianta aumenta di dimensioni. Quindi occorre effettuare il rinvaso ogni anno, preferibilmente in primavera, aumentando a mano a mano le dimensioni del vaso. Per la scelta del vaso consiglio di prenderlo largo con adeguati fori per il drenaggio.
E’ altresì importante stare attenti alla malattie che potrebbero insorgere, come ad esempio il mal bianco. Si tratta di una patina bianca che va eliminata mediante l’utilizzo di trattamenti chimici. Tuttavia il vivaio di fiducia saprà consigliare al riguardo.
La coltivazione dell’aloe vera deve essere prettamente organica, questo vuol dire in altri termini che durante il processo di coltivazione non si devono usare pesticidi o fertilizzanti. Per chi non lo sa, si concima soltanto una volta al mese a partire dalla primavera e per tutta la stagione estiva.
Erroneamente a quanti molti pensano, l’aloe non si pota. L’unico interevento che si può effettuare sulla pianta è quello di eliminare le foglie che stanno alla base perchè con il tempo tendono a seccarsi.
Cosa fare se l’aloe è infestata da acari
Attenzione se le foglie della pianta ingialliscono o appaiono addirittura macchiate di marrone, questo vuol dire che l’aloe è infestata dagli acari. A tale riguardo è opportuno aumentare l’habitat della pianta, ma se il problema dovesse persistere, allora in questo caso consiglio di utilizzare uno specifico prodotto antiacaro.
Mentre se le foglie appaiono verdi, ma non presentano le normali screziatura, questo significa che l’illuminazione non è sufficiente. Quindi è necessario spostare la pianta in un luogo più luminoso.
Per evitare danni alle foglie dell’aloe è necessario effettuare la raccolta e la lavorazione a mano.
Se l’aloe viene piantata per scopo terapeutico è fondamentale lasciarla all’aperto perchè il sole sviluppa le sue proprietà, che in caso contrario sarebbero ridotti del 50%.
Però vorrei sottolineare che nella foglia è presente una sostanza, chiamata Aloina, che può rivelarsi nociva per l’organismo, e quindi consigliabile non consumare le foglie direttamente dalla propria pianta.
A presto!
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