Come prendersi cura delle piante grasse

Erroneamente a quanti molti pensano, prendersi cura delle piante grasse non richiede meno cure rispetto alle altre specie di piante. Infatti con gli opportuni accorgimenti si possono coltivare sia all’interno dell’appartamento che all’esterno per abbellire giardini o terrazzi.

Le piante grasse vivono benissimo all’aria aperta, ma anche all’interno possono dare i loro frutti. Se vogliamo aver cura delle nostre piante grasse dobbiamo tuttavia tenere in mente alcuni piccoli accorgimenti. Vediamo insieme quali sono:

La prima cosa da fare è quella di collocare le piante grasse in un luogo ben luminoso sia se vogliamo posizionarli all’interno dell’appartamento che all’esterno. Inoltre sia il calore che la luce sono due elementi decisivi che possono condizionare la salute delle piante grasse.

L’innaffiatura

Come tutte le piante, anche quelle grasse vanno innaffiate quando il terreno risulta completamente asciutto. Allo stato selvatico queste piante sono abituate a lunghi periodi di siccità. Tuttavia nel periodo estivo, quando fa molto caldo le piante all’aperto si possono innaffiare 1 volta ogni 4 giorni.

Nel periodo invernale invece gli interventi si azzerano soprattutto se la temperatura è particolarmente rigida. Tuttavia non bisogna perdere di vista che le suddette piante muoiono più per la troppa acqua che per la siccità, quindi nel dubbio è meglio evitare l’intervento per qualche altro giorno.

Infatti le piante grasse sono caratterizzate dalla capacità di immagazzinare una certa quantità di acqua di cui nutrirsi durante il periodo invernale, e spesso sono vittime di marciume radicale dovuto al ristagno d’acqua.

Ricordiamo che per mantenere le piante grasse in buona salute è necessario che abbiano una buona esposizione solare.

Per quanto riguarda la concimazione invece, bisogna utilizzare un concime apposito per piante grasse a base di fosforo e potassio e povero d’azoto. Il periodo migliore per la concimazione è il periodo invernale fino a marzo. E’ consigliabile utilizzare concimi liquidi poichè le piante grasse non sopportano la persistenza di sali nel terreno.

A causa della loro lenta crescita le piante possono essere rinvasate anche una volta ogni due anni. La rinvasatura va fatta prima del risveglio della pianta, quindi verso febbraio marzo. Inoltre non hanno bisogno di molta terra a differenza di quelle a foglie.

La potatura

La potatura delle piante grasse si ricorre per prelevare talee destinate alla moltiplicazione della specie o per rimuovere parti che hanno subito danni. Naturalmente per poter effettuare l’intervento occorre una buona competenza, utensili appositi, impiego di prodotti cicatrizzanti, igiene.

A secondo del tipo di pianta, l’intervento può interessare:

  • una foglia
  • un ramo
  • un tronco

Successivamente al taglio, la ferita della pianta va trattata con mastice cicatrizzante, mentre quella della talea con ormoni radicanti allo scopo di velocizzare il processo di radicazione.

Tra i più comuni parassiti di cui sono vittime le piante grasse ricordiamo la cocciniglia e il ragnetto rosso. Ma al fine di prevenirne la formazione, si consiglia di nebulizzare la pianta cercando di creare un ambiente circostante ricco di umidità dal momento che gli afidi prolificano in presenza di clima asciutto e secco.

Con questi piccoli accorgimenti possiamo tranquillamente prenderci cura delle nostre piante grasse.

A presto!