La terra è senza ombra di dubbio il più semplice tra i substrati utilizzabili, ideale per il neofita che si avvicina alla coltivazione dell’orto personale o per il grower maturo.
Come qualsiasi essere vivente, anche le piante hanno bisogno di particolari attenzioni e pertanto devono essere seguite e assecondate nelle loro esigenze nutrizionali. Quindi occorre prestare molta diligenza al terreno di coltivazione, al concime da somministrare, alle annaffiature e soprattutto bisogna stare particolarmente attenti ad eventuali attacchi parassitari o fungini.
Scelta del terriccio
Per quanto riguarda la scelta del terriccio per la coltivazione delle piante sul terrazzo, è fondamentale che risponda a delle precise necessità:
- capacità di assicurare areazione e ossigenazione alla massa radicale
- presenza di elementi nutritivi
- offrire un buon drenaggio delle acque di irrigazione eccedenti. In questo modo si evitano dei pericolosi ristagni idrici
Tuttavia, un substrato può essere più o meno drenante, più o meno soffice, più o meno ricco di elementi nutritivi. Ma in realtà, un buon substrato è quello che riesce a conservare nel tempo le sue caratteristiche tali da soddisfare le esigenze delle piante stesse, e quindi ad assicurare il giusto equilibrio tra aria ed acqua.
Ad esempio, piante che in natura sono abituate a vivere ad una certa altezza, con le radici aggrappate ai rami degli alberi, i vari componenti devono assicurare un substrato soffice e allo stesso tempo morbido in grado di presentare un buon drenaggio dell’acqua, nonché una buona ossigenazione della massa radicale. Al contrario, le piante che vivono con le radici interrate, gli elementi del composto devono essere caratterizzati da alcune qualità che devono essere in grado di conservare un certo tasso di umidità.
Come si può notare, non esiste un substrato universale, con caratteristiche compatibili delle diverse specie di vegetali. Ma bisogna trovare il giusto equilibrio tra i vari componenti dello stesso, ognuno dei quali cerca di soddisfare le diverse necessità delle piante.
Tipi di terriccio
Per quanto riguarda invece il comune substrato per piante da vaso e giardinaggio, è rappresentato dal terriccio. In commercio si trovano vari tipi di terriccio:
terriccio universale: formato da foglie e parti legnose sminuzzate, con l’aggiunta di letame. Questo composto lo si trova nei terricci migliori. Mentre in quelli più poveri, predomina la torba, stoppie triturate, sabbia e terriccio inorganico. Mentre esistono in commercio anche dei terricci specifici preparati per piante apposite come ad esempio, il geranio o le azalee.
- Terriccio di foglie: composto a sua volta da legno triturato e foglie decomposte. Si tratta di un terriccio leggero e morbido che apporta per le sue caratteristiche nutrimento alla pianta stessa.
- Terriccio di aghifoglie: caratterizzato da un terriccio soffice e drenante, ma l’unico svantaggio che possiede è che apporta poco nutrimento al vegetale.
- Loam: è un terriccio fibroso ma abbastanza compatto. Presenta buone capacità di nutrimento. E’ ricavato da zolle erbose e lasciate decomporre. Naturalmente oltre alla qualità dello stesso è opportuno altresì valutare la quantità presente nel vaso al fine di far crescere la pianta sana e ben rinvigorita.
Ma in ogni caso, prima di acquistare il terriccio, è necessario consigliarsi dal rivenditore di fiducia che indicherà quello più adatto alle proprie esigenze.
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