Piante velenose: quali sono quelle da evitare in casa

Non è un mistero: le piante velenose rappresentano un pericolo per la salute di persone e animali. Oggi ci concentriamo su un aspetto che interessa questo mondo, devi sapere infatti che molti fiori e specie vegetali velenose, sono considerate piante ornamentali da inserire indoor o in giardino.

Tuttavia, proprio per le conseguenze – a volte anche gravi – che possono comportare, è necessario conoscere le specie, per lo meno quelle più diffuse e quindi sapere come comportarsi.

Vediamo dunque le varietà più dannose e quali sono le precauzioni da adottare se si sceglie questo modo originale di arredare spazi interni ed esterni.

Cosa sono le piante velenose? 

Si potrebbe pensare che le piante velenose siano brutte esteticamente, non è affatto così. Alcune sono molto belle e con fiori stupendi, per questo c’è la voglia di toccarle, annusarle, prendersene cura e reperirle per il proprio giardino. Attenzione però, nascondono molte insidie e bisogna quindi necessariamente saperne di più.

Tali specie sono caratterizzate dalla presenza di sostanze nocive, talvolta anche in piccole quantità. Tuttavia, anche se la concentrazione è bassa, i disturbi e le intossicazioni che provocano sono gravi e a volte addirittura mortali.

Il semplice contatto diretto con alcune di queste piante può causare una forte irritazione alla pelle o innescare reazioni come mal di stomaco, vomito e nausea.

Le piante velenose prosperano in vari contesti ambientali, infatti hanno la capacità di crescere in modo spontaneo ma come abbiamo accennato, anche in coltivazione, tanto da essere appunto ricercate per ornare il proprio spazio verde.

Nel vasto regno delle piante, circa una su cento viene definita come velenosa. Queste, contengono sostanze come: saponine, ossolati, glucosidi, alcaloidi, resinoidi e complessi foto sensibilizzanti.

La tossicità può essere distribuita in maniera uniforme oppure concentrarsi su una parte specifica della pianta. Di solito, il livello è maggiore se la pianta in questione è completamente matura. In natura, esistono diverse specie:

  • Tasso,
  • Oleandro,
  • Datura stramonium,
  • Boss,
  • Mancinella,
  • Aconito napello,
  • Panace di Mantegazza.

Le piante più velenose presenti nei contesti domestici

Non tutti sono esperti in campo di piante ed è interessante sapere che molto spesso si celano in giardino arbusti e fiori potenzialmente pericolosi, senza che il proprietario se ne renda conto.

Fra questi ci sono l’oleandro, la cycas e il lilium, arbusti pericolosi anche per gli animali, che possono ingerirli, in tal caso è opportuno recarsi subito dal veterinario.

Nell’elenco delle piante più velenose presenti in appartamenti, giardini e terrazzi, ci sono poi:

  • L’edera, pianta rampicante sempreverde che contiene principi attivi dannosi. Può causare depressione cardiorespiratoria se ingerita, irritazione cutanea al contatto, nausea e vomito. Nei caso più gravi può portare a paralisi respiratoria;
  • Il lauroceraso è usato per creare le siepi nei giardini e nei parchi pubblici. Però è importane sapere che è una pianta tossica e l’ingestione delle foglie può causare convulsioni, perdita di coscienza, vomito e difficoltà a respirare;
  • Il tulipano è ideale per il potere decorativo, però è nocivo e può causare bruciori alle mucose, edema della glottide, eritemi e prurito;
  • Il mughetto ha dei graziosi fiori bianchi, ma a parte l’aspetto innocente, cela delle insidie. Ogni parte della pianta è velenosa e l’intenso profumo può portare emicranie, specialmente se diffuso in ambiente chiuso;
  • L’oleandro può provocare seri disturbi se ingerito, come vomito, diarrea, aritmia cardiaca e disidratazione. Inoltre, il contatto con le foglie può portare a eritemi e prurito;
  • La peonia è molto bella esteticamente ma anche essa provoca sintomi spiacevoli e ingerita accidentalmente. Nelle donne in gravidanza poi, può portare all’aborto, quindi è necessario adottare la massima cautela, anche perché è molto diffusa anche come ornamento dei contesti urbani;
  • Il rododendro può portare bruciore alla mucosa e prurito, se lo si tocca. Invece, in caso di ingestione, i sintomi vanno dalla nausea e vomito fino alla sudorazione fredda e alla difficoltà nel parlare. In casi gravi, si verificano anche insufficienza respiratoria, convulsioni e addirittura può portare al coma;
  • La stella di natale è ampiamente diffusa, specialmente come regalo durante le feste natalizie. Tuttavia il contatto con le foglie o il fusto può portare diversi sintomi come bruciore a faringe, occhi e mucosa orale. Ancora, provoca eritemi e prurito. Tale pianta è velenosa anche per gli animali domestici;
  • Il narciso può essere tenuto in giardino ma non in casa perché l’alcaloide tossico che contiene, può portare a disturbi neurologici e infiammazioni gastriche in chi accidentalmente lo ingerisce;
  • La primula è graziosa nell’aspetto ma rientra fra le piante velenose al tatto. Può portare gli stessi sintomi già elencati per le altre specie, ma anche febbre al contatto.

Ognuna di queste specie, come abbiamo osservato, provoca sintomi fastidiosi e molto dolorosi che in casi estremi possono anche diventare letali. Attenzione quindi a maneggiarle e a dove le posizioniamo. Terminiamo con una curiosità: sai quali sono le piante più velenose? A livello mondiale spicca la Cicuta mentre in Italia, quella più tossica è la Dafne.

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